PFW: Duomo batte Tour Eiffel

A Parigi ci si può annoiare. E la bellezza non può salvare tutto! Questa volta devo dire che Milano batte Parigi 2 a 1.
Non so cosa sia successo, ma alle sfilate e per strada, ritrovandoci dentro i vagoni del metrò, con i colleghi ci siamo ritrovati a condividere un sentimento di insoddisfazione. Sfilate belle, ma collezioni poco comprabili. O direttamente sfilate che investivano più sullo show che sulla collezione. Pienamente d’accordo con l’articolo di @AngeloFlaccavento.
Alle fiere si respira aria di stantio, da qualche parte occorre aprire le finestre e far circolare qualcosa di nuovo, anche nella presentazione. Attirare l’attenzione di un buyer vuol dire anche avere un’idea chiara di proposta con una vera e propria “messa in scena” delle qualità del prodotto.
La sfilata più affascinante Dries Van Noten.
Lo stilista sul quale punterei è Simon Porte che ha presentato una collezione per @Jacquemus raffinata e sensuale e allo stesso tempo giovane. Un equilibrio di volumi e leggerezze che porteranno un vero sprint nei guardaroba delle mie clienti.
Decisamente completa, forte e grintosa, la gioia di un buyer, @OffWhite che ha fatto sfilare in passerella Naomi Campbell, la pantera. Scarpe dalle forme nuove, e una varietà di stampe che fanno davvero ricca la proposta.
Tanto fascino e femminilità nella collezione di @MaisonMargiela.
LA LOCATION PIU’ BELLA
La salle des fètes dell’Hotel de ville scelta da Dries Van Noten per presentare la sua collezione.

NE SENTIREMO PARLARE
Le Crocs ripensate da Balenciaga. Secondo me sarà la mania dell’estate 2018.
TRA UNA SFILATA E L’ALTRA